Persone destinatarie di provvedimento definitivo di condanna per le violazioni di cui all’art 186 comma 9bis, e all’art. 187 comma 8bis del Decreto Legislativo n. 285/1992 (c.d. Codice della Strada), che abbiano fatto richiesta al Tribunale dell'applicazione della pena alternativa del Lavoro di Pubblica Utilità, in sostituzione di quelle pecuniarie e amministrative previste ordinariamente.
Il Lavoro di Pubblica Utilità (LPU) consiste nella prestazione di un’attività non retribuita a favore della collettività da svolgere, in via prioritaria, nel campo della sicurezza e dell’educazione stradale presso lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni o presso Enti o Organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato, o presso i centri specializzati di lotta alle dipendenze.
Il Comune di Cornaredo, in quanto titolare di convenzione con il Tribunale per lo svolgimento, da parte dei soggetti interessati, della misura LPU, può ricevere le richieste di disponibilità da parte di questi e destinarli ad attività di supporto degli Uffici e dei servizi comunali.
La domanda dev'essere presentata all'attenzione dell'Ufficio Servizi Sociali dal soggetto interessato, ovvero dal suo Legale difensore, all'Ufficio protocollo comunale, negli orari previsti di apertura al Pubblico. La richiesta è, altresì, inviabile mediante:
La richiesta dev'essere corredata da una copia di un documento d'identità, in corso di validità, del soggetto interessato e del suo rappresentante.
Contestualmente alla presentazione della domanda, è necessario allegare una copia del Curriculum Vitae della persona, in modo tale da consentire al Servizio Sociale una valutazione più immediata delle possibilità d'impiego nei servizi erogati dall'Ente.
La persona sarà utilmente inserita, in affiancamento al personale comunale, per lo svolgimento delle seguenti attività:
Potranno essere valutati ulteriori impieghi, a seconda delle necessità emergenti e delle attitudini individuali dell'interessato.
La domanda è presentabile in qualsiasi momento, ed è soggetta al limite massimo di posti previsti dalla convenzione con il Tribunale di Milano.
L'attività si svolge a titolo gratuito, e ne è vietata la retribuzione sotto qualsiasi forma. Sono a carico dell’Ente l’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali, nonché riguardo alla responsabilità civile verso i terzi.
Ultimo aggiornamento: 25/03/2024, 11:58