Campagna di controllo e prevenzione contro le allergopatie da Ambrosia

L’Ambrosia, originaria dell’America del Nord e ormai diffusa in tutta Europa, è una pianta erbacea infestante appartiene alla famiglia delle Asteracee, note anche come Composite. In Italia è stata introdotta accidentalmente nella zona del fiume Ticino ma si sta rapidamente diffondendo in tutta la Pianura Padana, come erba selvatica, a causa dei cambiamenti climatici e dell’abbandono delle campagne. Campi e terreni incolti rappresentano, infatti, un terreno ideale per la sua crescita.

Durante il periodo della fioritura dell’Ambrosia, l’alta concentrazione di polline che rilascia nell’aria può scatenare delle violente reazioni allergiche. Per tale ragione, in Italia e in diversi paesi europei sono stati varati diversi provvedimenti legislativi volti a contenerne la diffusione. Anche sul territorio lombardo, l’Ambrosia rappresenta una rilevante causa di pollinosi ed il Sistema Sanitario Regionale è da tempo impegnato in azioni di prevenzione coordinate anche con le amministrazioni locali.

Minaccia per la salute pubblica

La diffusione è un rischio serio per la salute delle persone, perché nel periodo della sua fioritura, tra fine luglio e fine settembre, può provocare forti allergie, non solo a causa del polline ma anche per semplice contatto diretto con l’infiorescenza.

I fenomeni allergici si manifestano con la comparsa di segnali che vanno dalle semplici riniti allergiche ai più gravi disturbi respiratori e all’asma.

Nonostante non sia l’unica pianta allergenica presente nelle nostre città, rappresenta una particolare minaccia poiché il suo polline è un allergene più potente di quello delle graminacee e la sua fioritura tardiva (che avviene a partire da fine luglio) allunga di circa due mesi le problematiche relative alle allergie da pollini.

Come riconoscerla

L’Ambrosia ha un aspetto piuttosto comune, i suoi germogli sono visibili già da metà aprile, nel mese di maggio la loro altezza è di 10-15 cm, mentre a sviluppo completo possono arrivare a misurare 1 o 2 metri. Ha radice legnosa a forma cilindrica e fusto eretto, disordinatamente peloso nella parte superiore; le foglie sono triangolari o a forma ovale e molto frastagliate/divise e non hanno odore mentre i fiori, visibili nel mese di luglio, sono poco appariscenti e dal colore giallastro o verdognolo.

ATTENZIONE: l’Ambrosia può essere facilmente confusa con l’Artemisia, con la quale condivide la famiglia, ma le due specie hanno proprietà e caratteristiche differenti: nell’Ambrosia la pagina inferiore della foglia è verde mentre nell’Artemisia è biancastra e leggermente vellutata; le foglie sono molto frastagliate e inodori nella prima e poco frastagliate ma dall’odore intenso (soprattutto se sfregate) le seconde.

Ciclo vitale

Il ciclo vitale dell’Ambrosia si estende da aprile a ottobre, con variazioni dovute al clima: la germinazione e la crescita della pianta si può verificare a partire dal mese di aprile; la fioritura e la maturazione dei semi, invece, hanno luogo da fine luglio ad ottobre. L’Ambrosia non sopravvive al gelo; solo i semi di Ambrosia possono svernare e mantenere la loro “fecondità” per 40 anni

Dove si trova

Cresce spontaneamente fino a una quota di 1.000 m s.m. e si trova più facilmente nei terreni aridi e con vegetazione rada ma tollera anche i terreni salati ed è favorita, in generale, in tutti gli ambienti con terreno smosso o suolo nudo. In particolare, l’Ambrosia si deve ricercare con attenzione nelle seguenti tipologie di terreno:

  • ai bordi delle banchine stradali e autostradali;
  • all’interno o ai margini di rotatorie e aiuole spartitraffico;
  • nei terreni incolti o ritirati dalla produzione;
  • nei terreni coltivati a cereali, soia, girasole, mais, barbabietole e nei terreni coltivati con altre semine rade;
  • nelle aree verdi abbandonate;
  • ai margini delle aree agricole e degli argini dei canali e dei fiumi;
  • nelle aree adiacenti a ferrovie o tramvie;
  • nelle terre smosse dei cantieri;
  • nelle aree industriali dimesse e, in generale, in tutte le aree abbandonate;
    nelle aree dedicate a verde pubblico (parchi, giardini, ecc.).

Come combatterla

Esistono vari metodi per contrastare la diffusione dell’Ambrosia e limitarne la dispersione del polline ma è importante soprattutto sottolineare che una efficace azione di prevenzione e controllo del fenomeno infestante richiede la collaborazione attiva da parte sia degli enti preposti che dei privati cittadini.

Se me richiamano alcuni, utili in ambiente urbano, ma si rimanda all’allegato tecnico per maggiori informazioni sulle metodologie da applicare nei diversi ambiti territoriali.

Lo sfalcio è considerato uno dei metodi di lotta più efficace (maggiore al 97%). Essendo poco costoso e facilmente praticabile su diverse tipologie di terreno, lo sfalcio è anche il metodo meccanico più utilizzato.

La trinciatura può dare risultati buoni ma variabili (dall’85% al 95% di efficacia) in funzione dell’altezza dell’infestante al momento dell’intervento e del tipo di attrezzatura impiegata.

  • Il diserbo è un altro metodo abbastanza efficace per il contenimento dell’Ambrosia (97% circa), tuttavia non è facilmente praticabile da chiunque perché presenta una serie di controindicazioni e problematiche legate al periodo dell’intervento, all’attrezzatura, alla dose di principio attivo utilizzato, ecc. Inoltre, se non si utilizzano diserbanti adeguati, questo metodo può risultare nocivo sia per l’uomo, sia per l’ambiente.
  • Il metodo più consigliato in letteratura è l’estirpamento perché consente l’eliminazione pressoché totale dell’infestazione; ha però lo svantaggio di essere applicabile solo in caso di aree circoscritte e con poche piante di Ambrosia. D’altra parte, l’estirpamento, che consiste nello sradicamento manuale della pianta, è un metodo alla portata di tutti: non sono necessari strumenti o competenze particolari, solo la capacità di riconoscere la pianta infestante.

 

Si rimanda agli allegati per maggiori dettagli

L’ufficio ecologia rimane a disposizione per eventuali segnalazioni e per chiarimenti